ISSN 2239-8570

Liber Amicorum per Giuseppe Vettori


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Liber Amicorum per Giuseppe Vettori

 

Solo l’insistenza degli allievi e amici ha convinto Giuseppe Vettori a lasciarsi onorare con una raccolta di studi. Il risultato – per l’ampiezza della partecipazione e la qualità dei contributi – dimostra la grande stima e l’affetto che i civilisti italiani nutrono nei suoi confronti. E, davvero, non poteva essere altrimenti, non solo per chi ne conosca personalmente le doti intellettuali e umane, ma anche per tutti coloro che si limitino a considerare il riflesso per così dire esteriore della personalità dell’onorato, ovvero l’opera scientifica, didattica, istituzionale.
L’impegno scientifico di Giuseppe Vettori è instancabile, profondo, amplissimo nei suoi orizzonti. E si distende dalla mole dei pregevolissimi studi individuali, alla incessante promozione di ricerche, anche collettive, ripetutamente gratificate negli anni da prestigiosi finanziamenti pubblici. Si pensi, in tempi più risalenti, ai numerosi progetti Miur (negli anni 1994, 1995, 1996, 1999, 2000 e 2001) e, più di recente, al coordinamento scientifico di quelli su Diritto dei contratti e costituzione europea (2003); Diritto dei contratti e Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di merci (2005); Libertà di circolazione dei beni (2007); Trattato di Lisbona e diritto privato comunitario (2009). Occasioni, tutte, sempre colte felicemente, per sollecitare il dibattito, ordinare i segni del nuovo, promuovere la ricerca giovanile.
In continuità con questo impegno culturale, egli ha curato importanti pubblicazioni collettanee, anche all’esito dei numerosissimi convegni nazionali e internazionali dei quali è stato promotore. Ha condotto ricerche all’estero (in particolare in Francia) e ha partecipato in qualità di relatore o di coordinatore a un numero, che forse lui solo conosce, di convegni e incontri, nazionali e internazionali in Italia, Germania, Francia, Spagna, America Latina.
Una tappa centrale di questo itinerario è stata certo la fondazione e la curatela della collana e della rivista “Persona e mercato”, nelle quali molti valenti studiosi hanno pubblicato i loro volumi e scritti. In particolare, la rivista, che egli dirige con la tenacia di un limpido progetto culturale, è stata tra le prime riviste di diritto privato on-line, poi approdata alla fascia A); essa da lustri ospita – spesso in esito a importanti convegni nazionali e internazionali promossi dall’onorato – gli scritti di autorevoli studiosi italiani e stranieri, tematicamente orientati al rapporto tra persona e mercato, nel contesto del diritto interno ed europeo.
Ancora, Giuseppe Vettori è Condirettore della rivista “Antologia” e della “Rivista di diritto privato”. È stato Direttore delle Riviste ipertestuali edite dalla Utet: Obbligazioni e contratti, Responsabilità civile, Famiglia e successioni. È membro del Comitato scientifico di Europa e diritto privato, nonché del Comitato dei Revisori delle Riviste: Responsabilità civile e previdenza, Osservatorio di diritto Commerciale e Giurisprudenza di merito.
In oltre quarant’anni di ricerca, continua e appassionata, Giuseppe Vettori ha pubblicato una mole di contributi, in lingua italiana e in lingua inglese, che testimoniano la tenacia, la passione, la originalità del pensiero, la capacità di comprensione del presente e delle sue linee di sviluppo. Un autentico precursore, attento al nuovo, ma mai corrivo alle mode.
Del resto, già col primo lavoro monografico, Anomalie e tutele nei rapporti di distribuzione fra imprese: diritto dei contratti e regole di concorrenza (1983), l’onorato intuiva lucidamente i termini del profondo rinnovamento di metodo e di contenuto che si sarebbe verificato nei decenni successivi nelle fonti e negli studi privatistici. Le regole del mercato – e certo gli eventi successivi gli han dato ragione – lungi dall’esser materia di analisi settoriale, costituiscono, nella prospettiva dell’Autore, una chiave di rilettura imprescindibile per gli studi sul contratto.
Il secondo ed il terzo lavoro monografico – rispettivamente su Efficacia ed opponibilità del patto di preferenza (1988) e su Consenso traslativo e circolazione dei beni (1995) – hanno rappresentato un fondamentale contributo, che va ben al di là della, pur in sé notevole, rilevanza delle singole tematiche trattate. La prelazione convenzionale, i titoli di credito, la trascrizione divengono, in quegli studi, il banco di prova di una moderna teoria della circolazione, che imprime coerente assetto sistematico alle centrali categorie dell’efficacia e della opponibilità, nel contesto, reso finalmente lineare nel proprio significato e limite, del principio consensualistico. E si potrebbe continuare, con riferimento alle successive monografie, tutte attentissime alla realtà, senza mai appiattirsi sulla sua descrizione.
Anche le ricerche più recenti di Giuseppe Vettori ne testimoniano la costante tensione verso l’orizzonte contemporaneo del civilista: giustizia contrattuale, effettività della tutela (scandita dapprima nella relativa voce in Enciclopedia del diritto, 2017 ed ora nel volume Effettività fra legge e diritto, 2020), ruolo del giudice nella produzione del diritto, vengono così teorizzati, nel contesto in fieri delle fonti europee.
La stagione didattica dell’onorato, in Italia e all’estero come visiting professor – nella tensione morale del suo agire che gli allievi e gli amici ben conoscono – non poteva essere da meno. Dopo avere insegnato nelle Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Teramo e della LUISS di Roma, è stato chiamato, quale Ordinario di diritto privato, presso la allora Facoltà di Giurisprudenza di Firenze, nell’anno 1993.  Qui, Giuseppe Vettori ha insegnato, attualmente anche quale Emerito, formando generazioni di studenti e studiosi, le principali materie privatistiche: diritto privato, diritto civile, diritto civile avanzato, sino al diritto privato europeo, divenuto infine il vero luogo privilegiato della sua riflessione scientifica e della sua promozione culturale.
L’attività didattica di Giuseppe Vettori è sempre stata connotata da una forte attenzione a metodologie innovative, con un costante dialogo con la giurisprudenza interna e sovranazionale. Chi ha avuto la fortuna di poterne apprezzare la profondità e ad un tempo lucidità di pensiero, la dedizione e la disponibilità ha avuto anche l’opportunità di ammirarne la non comune capacità di problematizzare il presente, collocandolo – ma senza timore di innovare – nel sistema delle fonti e delle categorie del diritto privato.
Testimonia della straordinaria stagione didattica dell’onorato il Manuale di diritto civile “Contratto e rimedi”, edito dalla Cedam, giunto alla quarta edizione e adottato in molti Atenei nazionali (tra cui Firenze, Cagliari, Roma e Brescia).
Giuseppe Vettori ha ricoperto importanti incarichi istituzionali: è stato componente del Comitato Tecnico-Amministrativo di Ateneo, Presidente del Corso di laurea in “Scienze Giuridiche”, Presidente del Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza, Coordinatore del Master in “Comunicazioni e Impresa”. Negli anni tra il 2011 e il 2015 è stato Coordinatore del Dottorato di Diritto Privato Europeo, promosso dall’Università degli Studi di Firenze e dall’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM), ora Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato, tra gli altri incarichi, membro della Commissione Regionale Toscana di bioetica e Presidente dell’Associazione culturale Testimonianze, fondata da Ernesto Balducci.
Ma il profilo di Giuseppe Vettori non sarebbe completo se non si sottolineasse un aspetto che ha costituito una cifra essenziale e comune della sua attività di ricerca, della sua attività didattica, del suo impegno accademico: la passione praticata per l’etica.
Ogni sua pagina pare nascere, come la superficie levigata del continente, dal magma della inquietudine del ricercatore, impegnato in una ricerca appassionata di una verità possibile e di una spinta al giusto e all’equo. Una verità che aborre imposizioni all’altro, ma promuove impegno incondizionato, a limite la sofferenza a chi la ponga sull’orizzonte del suo cammino. Una giustizia, che trova nel rispetto e nella proporzione, la miscela che deve poi manifestarsi nella dimensione effettuale del concreto.
In questa inesausta fatica sta una cifra importante del suo Magistero e un connotato qualificante della sua Identità.
E se è vero che le sue pagine, in esito a un così profondo impegno, riflettono un pensiero nitido, non per questo può dirsi che il sistema giuridico da esse rimandato abbia il carattere di un ordine compiuto. Tutto al contrario, Giuseppe Vettori ha straordinariamente fuso nitore e inquietudine nella ricerca di un oggetto mobile, nella consapevolezza della storicità dell’esperienza giuridica, del mestiere del giurista. Il suo rovello è sempre stato, per usare le sue stesse parole, quello di “far combaciare forma e sostanza”; la sua tensione e il suo progetto quelli di unire, in una rigorosa ricerca del diritto, il privato al pubblico. E così di trovare, nella persona, il prossimo.
Anche per questo, possiamo dirgli con affetto di essere noi i veri onorati oggi. Onorati di essergli stati per lungo tratto e ancóra amici.
È quindi un onore dedicare questi scritti, unendoci ai molti valorosi colleghi che vi hanno contribuito, a un Maestro del diritto civile che ha svolto tutto il suo magistero nel segno di quell’Accademia che egli imparò ad amare dal suo Maestro, Giuseppe Benedetti, che noi tutti, insieme con lui, ricordiamo sempre, uniti nell’affetto e nella riconoscenza.

 

Giovanni Passagnoli, Fabio Addis, Giuseppina Capaldo, Antonio Rizzi, Salvatore Orlando

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