Con il 1 Dicembre 2009 è entrato in vigore il Trattato di Lisbona: firmato il 13 dicembre 2007 dai 27 Capi di Stato dell’Unione Europea, modificherà il trattato sull’Unione Europea ed il Trattato che istituisce la Comunità Europea, senza tuttavia sostituirli.
In particolar modo, si portano all’attenzione le seguenti novità:
a. Diminuzione del deficit democratico.
– Aumento dei poteri del Parlamento: nella procedura di co-decisione, estesa a settori come l’immigrazione, il bilancio dell’UE e l’energia, il Parlamento si trova ora in una posizione paritaria al Consiglio;
– Iniziativa popolare: almeno un milione di cittadini degli Stati membri europei può invitare la Commissione a presentare nuove proposte;
b. Isitituzioni europee.
– Il Presidente dell’Ue, nominato dal Consiglio Europeo, resta in carica due anni e mezzo ed è rinnovabile per un mandato.
– Il ministro degli Esteri, designato dal Consiglio Europeo, è anche vicepresidente della Commissione Ue e, pertanto, sarà soggetto all’approvazione del Parlamento.
– Termina la possibilità, per un Paese membro, di esercitare il diritto di veto in Consiglio su oltre 40 materie. L’unanimità resta necessaria solo in alcuni casi, tra i quali le decisioni su politica estera e di sicurezza e sul fisco. Il sistema di voto a doppia maggioranza (basato sul 55% dei paesi, in rappresentanza del 65% della popolazione) entrerà in vigore a partire dal 2014 .
c. Giustizia.
– Alla Carta dei Diritti Fondamentali è riconosciuto lo stesso valore giuridico dei Trattati e la Corte di giustizia Ue può pronunciarsi sul suo rispetto.
– Qualora un paese risulti inadempiente, la Corte di giustizia Ue può infliggere sanzioni più velocemente ed in più casi.
Per saperne di più, http://europa.eu/lisbon_treaty/index_it.htm
Per la lettura integrale del Trattato, http://europa.eu/lisbon_treaty/full_text/index_it.htm
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